Il pittore torna in Veneto con una grande mostra in Gran Guardia e quattro itinerari con opere (e inediti) da tutto il mondo
Da Verona alla Marca, da Padova alla Laguna. Il Veneto si prepara ad accendere i fari su uno dei suoi grandi figli, Paolo Veronese. Di fronte a noi un grande racconto lungo sei mesi. Che parte da Londra. «Perché questo pittore piace così tanto all’uomo di oggi? Ci sono diversi motivi. Guardi questa Vergine con il Bambino: una composizione corale con coraggiose e inaspettate soluzioni che potremmo definire teatrali. Ecco: tutto questo ci parla oggi », spiega sorridendo Nicholas Penny, direttore della National Gallery di Londra, aggirandosi fra le sale dove in questi giorni si chiude «Magnificence in Renaissance Venice», la mostra che passerà idealmente la staffetta all’«Illusione della realtà», alla Gran Guardia di Verona dal 5 luglio al 5 ottobre, a cura di Paola Marini, direttrice del Museo di Castelvecchio, e Bernard Aikema, dell’Università di Verona. Sarà questa la mostra princeps, capofila di altre quattro esposizioni che animeranno il Veneto nel nome del Caliari.
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